venerdì 8 febbraio 2008

regionalismo e nazionalità

Il mondo oggi e controllato dalle "nazioni le piu forti" che non trascurano i propri valori nazionali e li difendono dinanzi alle minacce esterne con delle politiche sociali, economiche e diplomatiche di lungo termine che portano a degli obiettivi ben chiari. Questo e il caso degli Stati Uniti (difendere i loro interessi nel mondo); di Israele (potenziare e difendere la terra promessa contro i palestini ed arabi in generale); della Russia (ritrovare l'antica potenza economica e militare) e della Cina (consolidare il suo posto di grande potenza ). In Europa potremmo nominare l'Inghilterra che anche all'interno dell'UE ha sempre difeso i suoi interessi di antica grande potenza e di garante degli Stati Uniti e la Francia che seppure faccia parte dell'UE non dimentica il suo ruolo di motore culturale e industriale del mondo, cercando tramite delle politiche volontariste di lungo termine a mantenere la sua lideranza in questi due settori.
L'italia purtroppo, da culla culturale dell'umanita sta diventando un paese periferico dove niente regge. I regionalismi stanno faccendo scoppiare l'identita nazionale ed il sistema Italia. Questa settimana il sindaco d'Udine (Sig. Ceccotto) a invitato la popolazione del FVG a lasciar perdere la cittadinanza ed a sostituirla con il regionalismo nel seno di una grande cittadinanza europea. Questa proposta e assurda ai miei occhi a causa del fatto che le nazioni citate sopra non accetteranno mai di rinunciare alle proprie forze e liberta propio perche' sono loro che reggono l'Europa. Se l'Italia e gli altri paesi periferici dell'Europa dell'Est diventeranno delle semplici regioni essa perdera sempre piu voce in capitolo. La stessa Europa, come ormai si percepisce dalla sua azione in Oriente Medio, nei Balcani (Kosovo) ed in Africa, non riesce ad avere una voce comune e abbastanza potere contrattuale per imporre delle soluzioni ai problemi che vi sussistono, dovendo seguire le "potenze europee - Francia, Inghilterra e Germania" cosicche' gli Stati Uniti e la Russia.
Quando si interpongono degli interessi conflittuali fra l' Italia e la Slovenia come nel caso dei gasseificatori, della Livarna ed altri, e quando gli sloveni mettono a disposizione degli americani l'utilizzo del loro territorio per attività antislamiche della C.I.A, non abbiamo abbastanza forza per difendere i nostri propri interessi e difendiamo piuttosto gli interessi degli americani nella regione che di solito vanno piu d'accordo con gli slavi.
E tempo che l'Italia badi piu ai propri interessi che ai quelli dei loro cosi detti "alleati" che in verita difendono soltanto gli interessi loro, come e stato appena comprovato nell'avvenimento della caduta dell'elicottero americano in provincia di Treviso in cui il governo americano rifiuta che l'inchiesta sia fatta dai tecnici italiani perche' NON SI FIDANO!

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